La nostra cura nella lavorazione della pietra naturale

Masutti Marmi e la pietra naturale La nostra cura nella lavorazione

Oggi come un tempo, in Masutti Marmi la profonda conoscenza della pietra naturale e la cura nella sua lavorazione sono i principi che ci guidano nella sfida al mercato globale.

I progetti che realizziamo con questi materiali storici sono il risultato del sapere artigiano e delle migliori tecnologie disponibili.

1. Protezione della lastra dalle intemperie

I materiali naturali, prima di essere protetti con specifico trattamento, sono soggetti a macchie permanenti causate delle piogge acide e dei raggi del sole. Per questo, il magazzino lastre Masutti è dotato di una copertura mobile retraibile che garantisce un’adeguata protezione delle stesse dagli agenti atmosferici.

2. Pianificazione del taglio

Con la premessa che ogni lastra di materiale naturale è unica – e questa unicità deve essere vista come un pregio e non una limitazione – Masutti opera un’attenta analisi di ogni lastra prima di effettuare qualsiasi lavorazione. Lo scopo è quello di identificare eventuali punti critici o disomogeneità, per ottimizzare tagli e accoppiamenti.

3. Stuccatura

La grandissima esperienza degli artigiani Masutti trova la sua esaltazione in una fase tanto importante quanto delicata. La stuccatura di fori, imperfezioni e crepe (quasi sempre presenti in ogni pietra naturale) viene effettuata attraverso un paziente e meticoloso dosaggio di resine colorate e/o miscelazione delle stesse con polveri di pietra ricavate dalla lastra stessa. Il tutto per raggiungere un’uniformità di superficie.

4. Il rinforzo strutturale e la resinatura con applicazione di rete

Il rinforzo strutturale si può rendere necessario per garantire sicurezza di lavorazione e movimentazione di alcuni tipi di marmo. Consiste nell’inserire e incollare una o più linguelle di acciaio inox nelle fresate, opportunamente realizzate sul retro della lastra. Una volta che il collante si è indurito, la linguella diventa un corpo unico con la lastra, impedendone, qualora questa dovesse cadere, la frantumazione in tanti pezzi, potenzialmente pericolosi per l’operatore. Non certo di secondaria importanza il fatto che la linguella contribuisce in modo determinante ad aumentare la resistenza della lastra stessa. La resinatura è il processo tecnologico necessario per trattare tutti i materiali che presentano difetti naturali (es. porosità, crepe, fessure), finalizzata ad ottenere un rinforzo strutturale e una superficie omogenea. Nel caso di materiali fragili, sul retro della lastra viene anche applicata una rete di fibra di vetro di rinforzo, che viene fissata sempre con la resina epossidica.

Per riassumere:

Rinforzo strutturale = sicurezza e resistenza

Resinatura con rete = resistenza e sicurezza

Va inoltre evidenziato che le casistiche possibili (date da variabili quali spessore lastra, dimensione finale del piano da realizzare, tipologia e numero fori da eseguire, ecc.) sono:

– lastra con solo rinforzo strutturale (linguella in acciaio)

– lastra con sola resinatura con applicazione di rete

– lastra con rinforzo strutturale e resinatura con applicazione di rete

5. Spessori minimi e accorgimenti per i fori

Nella sua politica chiamata “Rottura Zero”, volta a minimizzare i problemi derivanti da rotture durante l’installazione o l’uso del piano, Masutti raccomanda una distanza minima di 2.5 cm tra il bordo del foro e il perimetro del piano. Come ulteriore precauzione, Masutti lascia sempre un lembo di materiale a rinforzo delle forature che superano il metro di lunghezza. Questo lembo potrà essere agevolmente rimosso in fase di posa, ma si rivela necessario per effettuare in sicurezza le fasi di trasporto e montaggio.

6. Le bossole

Masutti è stata pioniera nell’utilizzo di bossole meccaniche, al posto di quelle incollate, per I suoi piani sintetici. Tuttavia, dopo attenti studi, l’azienda ritiene che la soluzione ottimale per i materiali naturali si realizza con l’utilizzo di bossole in ottone incollate su fori predisposti. Questo perché una bossola in acciaio, inserita a pressione, compromette eccessivamente materiali relativamente “morbidi” come i marmi.

7. Gli sbalzi

Le pietre naturali Masutti consentono gli stessi sbalzi garantiti dalle pietre sintetiche (40 cm) purché sia mantenuta la resinatura con rete sottostante. La discrezionalità di tale lavorazione non sarà più permessa, onde evitare l’insorgere di potenziali rotture o fessurazioni. Tuttavia sarà possibile, se richiesto, avere una distanza di 5 cm tra bordo del piano e rete di rinforzo.

8. La limitazione della lunghezza delle alzatine

Le alzatine (normalmente fornite a corredo del top cucina) presentano il problema di avere un’altezza ridotta in confronto alla lunghezza che, con materiali lapidei, aumenta il rischio di rottura. Per questo, Masutti ha deciso di limitare la lunghezza di tali componenti a 2100 mm.

9. La protezione delle superfici

Ogni manufatto / top cucina lavorato da Masutti beneficia di un trattamento anti-macchia (idro/ oleo-repellente).

Il procedimento consiste in un’accurata pulizia del piano, tramite l’utilizzo di un panno umido, seguita da una soffiatura con aria compressa per la rimozione di qualsiasi sporcizia e/o polvere di lavorazione. Ultimata questa fase, viene eseguita una o più applicazioni di prodotti protettivi. Una volta ultimato il ciclo di applicazione, il manufatto deve riposare in locale pulito per almeno 24 ore. Tutti i prodotti da noi utilizzati sono certificati come adatti all’uso alimentare. Per il granito, esiste la possibilità di applicare una tipologia di prodotto che ne valorizza il colore, definito idrorepellente / intensificante di colore e che può coesistere con il trattamento antimacchia.

10. Rinforzo dell’imballo e protezione del manufatto

Masutti è stata tra le prime aziende di trasformazione ad adottare imballi rigidi per la protezione durante il trasporto dei propri manufatti. In particolar modo, in presenza di materiali più delicati come lo sono le pietre naturali, è stato deciso di aumentare ulteriormente la rigidità della gabbia di protezione, diminuendo da 40 a 30 cm l’interasse tra i traversi verticali. Ad ulteriore protezione, i manufatti vengono avvolti e sigillati con del nylon prima di essere imballati, per prevenire ogni possibile contatto con agenti atmosferici o liquidi di qualsiasi natura.

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